Si può criticare la squadra campione d’Italia in carica, attuale capolista e qualificata agli ottavi di Champions League direttamente dal primo posto del proprio girone davanti niente di meno che gli ultimi campioni d’Europa?
Questa è la domanda che più ci si è posti nell’ambiente bianconero durante l’ultima sessione di riparazione di calciomercato che, a dirla tutta, molto ha infastidito i supporter juventini.
Si può?
Si, ma senza dimenticarsi però di tenere conto dei risultati ottenuti da questo gruppo da quando ANTONIO CONTE ne è diventato il condottiero.
Va bene il sacro diritto di criticare ma essere troppo severi nonostante i risultati sopra evidenziati sarebbe veramente ingeneroso, soprattutto se rapportati alla disastrosa precedente gestione COBOLLI GIGLI – BLANC.
Una cosa è certa, la Juventus per qualità e forza fisica è ancora indubbiamente la migliore squadra d’Italia ma ai tifosi durante il mercato di riparazione è rimasto fortemente l’amaro in bocca perché là davanti è evidente che ormai cronicamente da anni continua a mancare quel bomber capace di far vincere la squadra anche quando gioca male o comunque senza essere sempre costretti a creare almeno 10 occasioni da gol per andare a segno, con grandissimo dispendio di energie.
Più di 200 milioni di euro investiti da MAROTTA in questo triennio.
Un’enormità se rapportati alle cifre a cui erano abituati i precedenti dirigenti.
Un’accusa senza quasi possibilità di difesa se dinanzi a questa somma investita dalla proprietà non si è stati capaci di comprare un top-player degno di sostituire e rimpiazzare in campo e nelle memorie dei tifosi prima TREZEGUET e poi DEL PIERO.
La grande sensazione di non esser stati in grado di sfruttare al meglio questo tesoro c'è. Inutile negarlo.
Ogni anno la stessa storia. Le stesse promesse. Gli stessi ripieghi finali.
Che poi diciamocelo, se la Juve riuscisse a piazzare in attacco un colpo alla BALOTELLI altro che schiamazzi di festa dinanzi al ristorante di Giannino…
Tra un po’ ripartirà la Champions e servirà dosare al meglio le energie per arrivare sino in fondo.
Non credo che ANELKA possa aiutare la squadra più di tanto ad evitare futuri sprechi di forza. Sinceramente non avrei mai comprato il quasi 34enne attaccante.“Ma gioca ancora? Io credevo si fosse ritirato da anni…” il commento più ironico e amaro ricevuto su twitter non appena ufficializzata l’operazione di mercato.
Il francese non può essere considerato ne un top-player ne un bomber visto che la sua media gol in carriera è quasi pari ad un BENDTNER qualunque. In poche parole ovunque è stato non ha mai fatto la differenza.
Poi potrà anche tornare utile, come magari già capitato l’anno scorso con il BORRIELLO di turno. Ma alla JUVE serviva ben altro.
Diciamocelo chiaramente, quanto sarebbe stato importante comprare un giocatore con il peso internazionale e dalla fame di goal alla DROGBA?
Tantissimo, quasi decisivo.
In primis per provare a vincere la Champions, perché, senza esser presuntuosi, la Juventus con un rinforzo di spessore internazionale in attacco sarebbe potuta veramente diventare una delle favorite per la vittoria finale mentre rimanendo così servirà un miracolo sportivo.
In secundis perchè con un grande attaccante la Juve avrebbe potuto tranquillamente ricacciare a distanza il Napoli di CAVANI, mentre adesso dopo il mercato di Gennaio il gap è persino diminuito.
La verità unica è quindi che se la Juve non vincerà il 31° scudetto dovrà prendersela esclusivamente con se stessa.
La Juve non è un Inter qualunque che si nasconde dietro l’alibi di arbitraggi negativi (anche se dopo Catania...) Comprando un attaccante vero già a Gennaio non ci sarebbero stati proprio margini per mettere in discussione la vittoria in campionato.
E i quasi 6 milioni di euro di valutazione complessiva di PELUSO gridano vendetta se rapportati al prezzo con cui si sarebbe potuto portare a Torino LISANDRO LOPEZ dal LIONE.
Come già fatto in passato per altri argomenti, attraverso la #VOXPOPULI dei tifosi ho voluto tastare il pensiero comune della gente chiedendo un giudizio su l’operato di MAROTTA.
Tantissimi commenti che hanno portato ad un'unica sola conclusione: per la maggioranza assoluta MAROTTA è si un bravo dirigente ma non è da JUVE. Gli mancano le “giocate” del fuoriclasse.
Questa è la domanda che più ci si è posti nell’ambiente bianconero durante l’ultima sessione di riparazione di calciomercato che, a dirla tutta, molto ha infastidito i supporter juventini.
Si può?
Si, ma senza dimenticarsi però di tenere conto dei risultati ottenuti da questo gruppo da quando ANTONIO CONTE ne è diventato il condottiero.
Va bene il sacro diritto di criticare ma essere troppo severi nonostante i risultati sopra evidenziati sarebbe veramente ingeneroso, soprattutto se rapportati alla disastrosa precedente gestione COBOLLI GIGLI – BLANC.
Una cosa è certa, la Juventus per qualità e forza fisica è ancora indubbiamente la migliore squadra d’Italia ma ai tifosi durante il mercato di riparazione è rimasto fortemente l’amaro in bocca perché là davanti è evidente che ormai cronicamente da anni continua a mancare quel bomber capace di far vincere la squadra anche quando gioca male o comunque senza essere sempre costretti a creare almeno 10 occasioni da gol per andare a segno, con grandissimo dispendio di energie.
Più di 200 milioni di euro investiti da MAROTTA in questo triennio.
Un’enormità se rapportati alle cifre a cui erano abituati i precedenti dirigenti.
Un’accusa senza quasi possibilità di difesa se dinanzi a questa somma investita dalla proprietà non si è stati capaci di comprare un top-player degno di sostituire e rimpiazzare in campo e nelle memorie dei tifosi prima TREZEGUET e poi DEL PIERO.
La grande sensazione di non esser stati in grado di sfruttare al meglio questo tesoro c'è. Inutile negarlo.
Ogni anno la stessa storia. Le stesse promesse. Gli stessi ripieghi finali.
Che poi diciamocelo, se la Juve riuscisse a piazzare in attacco un colpo alla BALOTELLI altro che schiamazzi di festa dinanzi al ristorante di Giannino…
Tra un po’ ripartirà la Champions e servirà dosare al meglio le energie per arrivare sino in fondo.
Non credo che ANELKA possa aiutare la squadra più di tanto ad evitare futuri sprechi di forza. Sinceramente non avrei mai comprato il quasi 34enne attaccante.“Ma gioca ancora? Io credevo si fosse ritirato da anni…” il commento più ironico e amaro ricevuto su twitter non appena ufficializzata l’operazione di mercato.
Il francese non può essere considerato ne un top-player ne un bomber visto che la sua media gol in carriera è quasi pari ad un BENDTNER qualunque. In poche parole ovunque è stato non ha mai fatto la differenza.
Poi potrà anche tornare utile, come magari già capitato l’anno scorso con il BORRIELLO di turno. Ma alla JUVE serviva ben altro.
Diciamocelo chiaramente, quanto sarebbe stato importante comprare un giocatore con il peso internazionale e dalla fame di goal alla DROGBA?
Tantissimo, quasi decisivo.
In primis per provare a vincere la Champions, perché, senza esser presuntuosi, la Juventus con un rinforzo di spessore internazionale in attacco sarebbe potuta veramente diventare una delle favorite per la vittoria finale mentre rimanendo così servirà un miracolo sportivo.
In secundis perchè con un grande attaccante la Juve avrebbe potuto tranquillamente ricacciare a distanza il Napoli di CAVANI, mentre adesso dopo il mercato di Gennaio il gap è persino diminuito.
La verità unica è quindi che se la Juve non vincerà il 31° scudetto dovrà prendersela esclusivamente con se stessa.
La Juve non è un Inter qualunque che si nasconde dietro l’alibi di arbitraggi negativi (anche se dopo Catania...) Comprando un attaccante vero già a Gennaio non ci sarebbero stati proprio margini per mettere in discussione la vittoria in campionato.
E i quasi 6 milioni di euro di valutazione complessiva di PELUSO gridano vendetta se rapportati al prezzo con cui si sarebbe potuto portare a Torino LISANDRO LOPEZ dal LIONE.
Come già fatto in passato per altri argomenti, attraverso la #VOXPOPULI dei tifosi ho voluto tastare il pensiero comune della gente chiedendo un giudizio su l’operato di MAROTTA.
Tantissimi commenti che hanno portato ad un'unica sola conclusione: per la maggioranza assoluta MAROTTA è si un bravo dirigente ma non è da JUVE. Gli mancano le “giocate” del fuoriclasse.
Praticamente un GIOVINCO della scrivania…
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