Vi abbiamo spesso parlato del legame esistente tra poker e calcio, spesso portandovi esempi in cui alcune fra le poker più importanti al mondo sono diventate gli sponsor dei club più celebri, oppure di come molti giocatori di calcio affermati siano diventati il volto di alcuni dei siti di gioco più prestigiosi. Questa volta, però vogliamo parlarvi dello sviluppo mediatico che ha avuto il Poker Texas Hold’em e di conseguenza di alcune analogie che ci sono il calcio. E infatti, come è successo per il pallone, il poker ben si è adattato alle esigenze televisive e sono nati degli importanti canali che trattano questa disciplina come ad esempio il canale tematico Poker Italia 24. Dunque, quello che è accaduto per il calcio, con la nascita di trasmissioni ad hoc è successo anche per il poker.
Ed è così che gli appassionati di Texas Hold’em o della specialità Omaha possono guardare le più importanti partite di poker, osservando giocare i loro beniamini sfidarsi nei tavoli High Stakes oppure nei più importanti tornei di poker esistenti sulla faccia della terra. A questo dobbiamo aggiungere che molti conduttori che hanno cominciato a lavorare nel piccolo schermo, occupandosi proprio del mondo del calcio, alla fine sono arrivati anche a trattare il poker, con un’attenzione particolare alla disciplina del Texas Hold’em che è una delle più interessanti e sicuramente la più seguita al mondo.
C’è una differenza, però che ci piace sottolineare. Se da un lato, infatti, i conduttori di calcio sono rimasti tali, quelli che hanno cominciato ad occuparsi di poker sono spesso diventati dei giocatori piuttosto abili. Una cosa che non potrebbe succedere con il pallone perché, vuoi per l’età, vuoi per la preparazione atletica, ci risulta difficile pensare che un giornalista possa entrare in campo e vestire una maglia, a meno che non si tratti di un derby del cuore dove certamente parliamo di beneficenza piuttosto che di agonismo.
Tuttavia questo è quello che è successo con il poker, una disciplina in cui chi ha un po’ di spirito d’osservazione alla fine può ottenere dei risultati. Non è infatti necessaria una preparazione atletica o avere un fisico di un ventenne, anche perché per imparare bene le regole e soprattutto la logica basta avere un mazzo di carte, qualche amico con cui giocare oppure un personal computer con cui poter divertirsi un po’ online (anche se poi diventare dei campioni e tutt’altro paio di maniche). Del resto è già capitato che alcuni giornalisti di indubbia fama abbiano imparato a giocare. E forse questa è una delle caratteristiche più affascinanti di questa disciplina, cioè che è davvero alla portata di tutti!
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