Qualche settimana fa vi abbiamo accennato all’intervista rilasciata da Gigi Buffon in cui il portiere affermava che il Poker Texas Hold’em fosse una disciplina veramente democratica. Ora, prendendo spunto da queste parole volevamo parlarvi di un altro aspetto che pone sullo stesso piano gli avversari che si fronteggiano al tavolo verde. Il Texas Hold’em, infatti, diversamente dal calcio, non pone alcuna discriminazione a livello fisico e rispetto a quello che succede nel campo di pallone può consentire sia alle donne che agli uomini di giocare insieme. In altre parole se da un lato è difficile che le donne possano giocare allo stesso livello dei giocatori di sesso maschile, non per motivi tecnici ma solo per motivi fisici, dall’altro il Poker Texas Hold’em non pone alcun limite fisico, di età e anche di sesso.
Avete mai visto una squadra di serie A composta da uomini e donne? Probabilmente no, e questa cosa, vista la differenza di muscolatura è difficile che succeda anche in futuro. Diversamente, però, da quello che accade nel campo da calcio, dove la differenza di prestazioni atletiche è fuori discussione, il Poker Texas Hold’em consente alle donne di giocare al pari degli uomini. E i giocatori di poker di sesso femminile cominciano davvero a farsi rispettare davanti al tavolo verde, spesso a scapito di personaggi anche molto quotati.
Certo, da un lato possiamo dire che la nazionale di calcio femminile ha ottenuto degli ottimi risultati, ma potrebbe mai lottare ad armi pari contro quella maschile? La risposta ci sembra abbastanza ovvia, come ci sembra un fatto più che assodato che giocatrici come Vanessa Selbst possano invece lottare ad armi pari contro qualsiasi giocatore di sesso maschile. I risultati parlano da soli e ci dicono che la giocatrice americana durante lo scorso anno ha guadagnato una cifra di poco inferiore ad un milione di dollari.
Molto più di tantissimi giocatori di poker professionisti che nell’anno precedente si sono fatti comunque rispettare. Insomma, con questo non vogliamo dire che il calcio femminile non sia spettacolare né tantomeno cadere nel luogo comune delle donne incapaci di giocare a football, ma senza dubbio il confronto alla pari tra i due sessi è una prerogativa del Poker Texas Hold’em, una disciplina in cui ingegno, nervi saldi, capacità di dissimulazione fanno realmente la differenza. E non servono doti fisiche particolari per i tornei di poker, ma una forte resistenza alla tensione e alle lunghe nottate in cui lo spettacolo non manca mai e in cui i giocatori si fronteggiano fino all’ultima All-in.
Da giocatrice di poker (non “professionista”, ma comunque molto appassionata della disciplina) mi fa piacere leggere alcune cose che sono state scritte in questo post…a differenza di sport come il calcio, in cui il confronto tra i due sessi sarebbe per forza di cose dispari, un GIOCO DI ABILITA’ come il poker mette finalmente noi donne nella condizione di poter sfidare i colleghi maschi ad armi pari. Come minimo ;)
Campionesse come la Selbst di Pokerstars sono un po’ il mio punto di riferimento, chissà se un giorno diventerò anche io abbstanza brava da poter affrontare l’EPT!!