Tutti grandi campioni del calcio prima di raggiungere livelli eccellenti hanno passato una fase in cui giocavano nelle giovanili di qualche importante team. Si può dire, quindi, che la gavetta per diventare dei professionisti sia veramente lunga e soltanto dopo anni e anni di allenamento è possibile diventare dei veri e propri campioni. Diversamente dai calciatori, però, i giocatori di poker hanno un iter molto differente. Con questo non vogliamo dire che non ci sia bisogno di allenamento e dedizione per trionfare nei più grandi tornei di poker, anche se l’idea che abbiamo in mente della scuola calcio non può essere trasferita al mondo del poker, se non altro perché il singolo giocatore si confronta contro tutti i presenti ad un tavolo.
Detto questo, se pensate che non esistano dei modi per imparare a giocare a Poker Texas Hold’em, forse avete sbagliato di grosso. E basta fare un giro in Internet per capire che molti giocatori professionisti mettono in ballo la loro esperienza per insegnare ad essere degli abili player. Per esempio nel 2009 Luca Pagano e Dario Minieri, due campioni indiscussi nella loro disciplina, hanno formato un tavolo dove hanno insegnato ai giornalisti le regole e soprattutto le dinamiche del poker.
Certo, siamo ben lontani dall’idea della scuola calcio, dove i bambini cominciano a tirare i primi calci al pallone, ma questa è la dimostrazione del fatto che il Poker Texas Hold’em si può insegnare e si possono apprendere da altri regole e strategia. L’unica reale differenza è che il poker, essendo un gioco in cui il fisico non è fondamentale, può essere appreso anche in età avanzata, mentre il gioco del calcio necessita di un apprendimento che deve cominciare fin da quando si è bambini, altrimenti il livello di agonismo e soprattutto le prestazioni fisiche possono non essere soddisfacenti.
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