RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO.
Cari ragazzi,
come promesso ecco il racconto della mia mattinata di ieri a Chiusa Pesio con le prime impressioni sulla Juve di Antonio Conte Capitano.
Mattinata cominciata presto, dopo 2 ore di viaggio arrivo a Chiusa Pesio, paese nelle Langhe Cuneesi che quest'anno ospita per 4 giorni la prima
squadra bianconera.
La prima cosa che mi colpisce è la massiccia presenza di tifosi già un'ora prima dell'allenamento... dopo due
stagioni anonime e 5 stagioni dopo l'estate più devastante della storia bianconera, così tanta gente, così presto proprio non me l'aspettavo. E' proprio vero che al cuor non si comanda e che l'amore verso i colori bianconeri è una malattia da cui, per fortuna, non si guarisce mai...
Presi i biglietti ci siamo accodati all'ingresso. Per fortuna i cancelli sono stati aperti presto, il caldo alle 9.30 si faceva già sentire...
Alle 10.05 sul campo si presenta Simone Pepe per una breve corsa con
Christian Stellini, collaboratore di Mr. Conte. Simone, molto applaudito, ricambia i saluti del pubblico e corricchia una decina di minuti per il suo differenziato.
Con un quarto d'ora circa di ritardo (si sa, una donna, soprattutto
quando è bella, si fa aspettare...) in campo sono entrati i primi
bianconeri... e qui la prima "sorpresa" non ci sono tutti... Cerchiamo
di riconoscerli da lontano e ci accorgiamo che sono solo i difensori e
i centrocampisti... gli altri sono rimasti in palestra. Breve
riscaldamento e poi esercizi di scatto e allungo divisi a gruppi, a
seguire un interessante allenamento tattico di difesa e centrocampo
per far girare la palla sotto pressing. Il mister divide in due
(pettorine blu e senza...) il gruppo di centrocampo e difesa mettendo
i quattro difensori dietro e i due centrali davanti, gli altri a fare
un pressing blando. La missione è quella prima di far girare la palla
da una parte all'altra facendo movimento per chiamare la palla e poi
quella di far girare la palla e poi verticalizzare per le punte,
impersonate da Stellini e Carrera.
Mister Conte dà indicazioni e motiva sempre i ragazzi (non sta zitto
un attimo... e questo mi piace!) fermandoli quando sbagliano e li
ferma per strigliarli e dare indicazioni. Nella prima delle due foto
lo puoi vedere mentre spiega i movimenti a Marchisio.
Nel frattempo sono arrivati i portieri che agli ordini del preparatore
Filippi, dopo un breve riscaldamento si sono allenati con i piedi in
palleggi e rinvi di precisione con palla in movimento.
Al termine degli esercizi Buffon e Storari, "impegnati" nella partita
del pomeriggio con il Cuneo, hanno lasciato il campo, mentre Manninger
e Branescu sono rimasti in campo a proseguire con alcuni esercizi.
Si sono quindi presentati in campo gli attaccanti e i centrocampisti
d'attacco (eccezion fatta per l'infortunato Quagliarella e il
Capitano) che hanno cominciato a fare il riscaldamento e gli allunghi
di preparazione. Con un piccolo ritardo e accolto con un'ovazione come
ogni Campione che si rispetti è quindi arrivato Capitan Alex.
Difesa e centrocampo hanno quindi terminato la loro sessione lasciando
il posto agli attaccanti che nel frattempo hanno terminato il loro
riscaldamento e che vengono raggiunti da Manninger e Branescu.
Nel frattempo per una sgambata sono scesi in campo anche Quagliarella,
molto applaudito, e Giandonato che dopo 10 minuti di corsetta
rientrano negli spogliatoi.
Esercizi di scambi in velocità a coppie con palla che arriva da
destra.centro e poi sinistra, con scambi veloci per liberare al tiro
il compagno. Esultanza da stadio per i gol in allenamento di
Pinturicchio, Vucinic, Matri e Toni e applausi per le parate di
Manninger... anche questo è il bello del tifo bianconero!
Altro esercizio, la palla arriva agli attaccanti spalle alla porta che
si devono girare veloci e tirare in porta.
Ultimo esercizio è riservato ai movimenti sulla fascia. Qui Conte, che
ha sempre dato indicazioni, striglia un po' Krasic per indicargli i
giusti movimenti. Dopo quasi due ore, alle 11.55 l'allenamento termina
e i giocatori lasciano il campo.
Qualcuno si ferma dalla tribuna VIP che si trova dalla parte opposta a
quella dove sono io, a firmare qualche autografo: ho visto Marchisio e
Krasic farlo, ma pochi altri...
In due invece si avvicinano alle reti verso le tribune: dal lato della
porta Mister Conte regala autografi e scambia qualche parola con i
tifosi, verso la tribuna lunga invece si avvicina Capitan Alex che
firmerà per mezz'ora autografi.
Una piccola chicca: dopo un quarto d'ora un collaboratore di Conte lo
richiama per avvisarlo che il pullman sta per partire verso l'albergo,
il Capitano dice di andare pure, che non può deludere i tifosi e che
sarebbe arrivato dopo con una macchina della società.
Riesco a farmi firmare la maglia nera del 2006-07 n.10 che ora
diventerà un cimelio storico, la maglia del 2001-02 (che speravo di
far firmare anche al mister e non ci sono riuscito...) e uno scudetto
(quello che mi mandarono dall'Inghilterra insieme alla maglia da
portiere del 2006-07) che avrei voluto regalare come portafortuna al
mister... Alex, quando l'ha visto, l'ha firmato subito.
Il pubblico scorre quindi via lento verso le macchine... noi, sapendo
dov'è l'albergo che ospita i nostri idoli, facciamo pranzo e poi
andiamo a vedere se riusciamo ad avvicinare ancora qualcuno, per
sostenerli e per fare quattro chiacchiere.
Attendiamo due ore, e per fortuna le nuvole ci danno un po' di
sollievo. Saremo una trentina con una decina di bambini che smaniano
per un sorriso e un autografo dei loro idoli... L'attesa sarà vana.
Li vediamo passare tutti e salire sul bus, qualcuno saluta, potrebbero
anche fare dieci passi in più ed arrivare fino alle transenne...
perderebbero forse 10 minuti... ma non lo fanno. I bambini se ne vanno
via delusi... e noi con loro.
Non è la prima volta per me... già a Vinovo era capitato e mi era
spiaciuto più per loro che per noi.
E' una cosa che non comprendo: se non ci fossimo noi appassionati non
guadagnerebbero così tanto, ma soprattutto basta davvero poco per
rendere felici grandi e, soprattutto, piccini, ma sembra siano in
pochi a ricordarselo... in fondo eravamo in 30...mica in 500!!
Me ne torno a casa con questa piccola delusione nel cuore...ma con,
comunque, una bella sensazione dentro: ho visto un bel gruppo, un
allenatore motivato e con gli ATTRIBUTI, uno con idee chiare e,
soprattutto che sa e trasmette cosa vuol dire essere alla Juve.
La trovo una cosa molto positiva. Ho visto anche giocatori motivati e
che lo seguono come un condottiero. Ho visto tanta allegria come
quando Toni ha risposto con un sorriso a un tifoso che, scherzando, lo
invitava a darci di testa su un pallone rasoterra... Ma più dei
sorrisi, stavolta, ho visto la voglia, la voglia di lavorare per
arrivare ai risultati... la voglia di tornare a vincere, di tornare a
essere la Juve!
Avendo visto a novembre del 2009 un allenamento di Ferrara a Vinovo
non posso che notare come siano diversi siano i metodi che le
motivazioni. Non ho visto i metodi di Del Neri e lì non posso dire
nulla... Speriamo soprattutto siano diversi i risultati.
Come nel 2009 ho però visto che solo Alex e pochi altri pensano a far
felici, con poco, i tifosi... Peccato...
Un abbraccio bianconero
Maurizio
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sabato 6 agosto 2011
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