Queste le sue dichiarazioni rilasciate a fine imitazioni.
“Sono Juventino da quando sono ragazzino. Da quando la Juve, al mondiale ‘78, forniva all’Italia quasi tutti i titolari. Quella Juve era talmente forte e fantastica che tra la squadra bianconera e la Nazionale cambiava solo il colore delle magliette. Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli, Causio, Bettega. Lì mi sono appassionato alla Juve e non l’ho più lasciata e mi auguro possa ritornare grande come è stata fino al 2006.”
Tanti simpatici aneddoti legati al mondo del calcio.
“Sono stato il primo non sportivo a varcare gli studi della Domenica Sportiva. Era il 1993 e alla conduzione c’era Sandro Ciotti. All’epoca Zeman allenava a Foggia ed io ero, un po’, l’imitatore ufficiale della squadra pugliese. Il boemo a volte rideva, a volte si arrabbiava per le mie performance. Lo volete uno scoop? Sempre in quella stagione c’era un inviato di “Tutto il calcio minuto per minuto” che doveva intervistare Zeman, che però tardava negli spogliatoi e mi si avvicinò dicendomi -dobbiamo andare per forza in diretta tra 1 minuto, vuoi fare tu Zeman? Cerca di dire cose serie però…- Ed io ho rilasciato ai prestigiosi microfoni di “Tutto il calcio minuto per minuto” un commento nelle vesti ufficiali di Zeman!!!Non dirò mai nemmeno sotto tortura chi era quel giornalista (ride ndr)”
A chi gli chiede poi in merito all'attuale Juve risponde così.
“Credevamo troppo presto di aver finito il cantiere dove siamo finiti dopo il 2006. Sono stati fatti troppi errori. E’ stato sopravvalutato il patrimonio tecnico, basti pensare che il giocatore simbolo è ancora Del Piero. Forse da Juve è Matri, Krasic….Ma gli altri….Il mio desiderio è che in futuro si ragioni davvero in grande come faceva la Triade. Ecco il mio desiderio è che quella meravigliosa dirigenza che ha costruito quella grande Juve possa rientrare. D’altronde Moggi lo cercavano Moratti, Berlusconi. Lo volevano tutti. Il mio augurio è che al nuovo stadio della Juve si possano presto giocare le partite di Champions League!”
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