Buffon 5 - "Non posso dare di più, ho solo due braccia..” – ha detto in settimana. Ecco, te lo suggeriamo noi cosa fare; ridere di meno, o non ridere proprio, soprattutto a fine partita, quando, da due anni a questa parte, ai tifosi girano le scatole (ad essere educati); parare almeno il minimo sindacale per rispondere all’affetto incondizionato che hai sentito da quando sei tornato (parole tue) e giustificare il tuo stipendio. Forse non tornerai mai il Maradona dei portieri che sei stato, ma puoi essere ancora un grandissimo numero uno. Rialzati. Solo chi ti ama così tanto, può sentirsi così deluso da te
Sorensen 6.5 – Mezzo punto in più di incoraggiamento, perché cresce di partita in partita. Fa gli errori che farebbe qualsiasi 92 con 13 partite in serie A, ma lo si inizia a vedere anche con più frequenza in avanti, mettendo, tra l’altro, cross inaspettatamente interessanti come quello rasoterra nel secondo te. Una delle poche, buone notizie dell’anno
Chiellini 5,5 – Partita appena sufficiente, fino al gol subito che lo coglie impreparato al centro dell’area. Nel secondo tempo si riprende e spinge anche lui alla ricerca del 2-1
Bonucci 6 – Altra partita “in ripresa” dopo quella di Cesena. E’ giovane, commette i suoi errori che subiscono un eco maggiore a causa del pessimo andamento della squadra. A parti invertite, molti tifosi contesterebbero, allo stesso modo, il tanto decantato Ranocchia. Bisogna avere pazienza.
Traorè 5,5 – Dà sempre l’impressione di essere confuso. Alterna buone cose e pessime scelte, soprattutto per quanto riguarda gli appoggi in orizzontale, che un paio di volte hanno messo in difficoltà Aquilani. Mette comunque corsa e un discreto appoggio alla fase offensiva nel secondo tempo.
Krasic 6,5 - Non è più quello di qualche mese fa, ma questo lo si sapeva già. Il suo uno contro uno non è devastante come quando era in condizione, ma perlomeno stavolta non è inguardabile ma perlomeno diligente. Trova un bel gol, e nel secondo tempo ha un paio di buoni spunti non concretizzati, secondo noi, per mancanza di lucidità. Matri aspetta ancora quel pallone al centro solo da spingere.
Marchisio 6 - Non una prova brillante. Cerca di fare da sparring partner ad Aquilani, alternando buoni recuperi a fiacche ripartenze. Sembra stanco, anche perché è lui che tira la carretta da un pò.
Aquilani 5.5 – Sembra patire, psicologicamente, il suo futuro sospeso. Cerca spesso il tiro da fuori area, l’inserimento, come se il gol volesse dir tutto nella sua prestazione. Invece dovrebbe pensare a far girare di più il gioco, come faceva prima. Ma forse è prima che ci ha illuso. Non è un centrale di un 4-4-2, un regista puro. Ora sembra evidente. Sia lui che Marchisio renderebbero il triplo in un centrocampo a 3.
Pepe 6.5 – E’ uno di quei giocatori che ti dà sempre tutto in mezzo al campo. I piedi non gli diventeranno mai fatati, ma non verranno mai l’impegno e l’abnegazione. Qualche buona apertura, spinta costante, iniziative di una personalità che molti là in mezzo si sognano. In una grande, vera Juve, sarebbe un’ottima riserva.
Matri 5 – Spesso in ritardo su alcuni palloni interessanti, dovrebbe attaccare di più il primo palo ma sembra fiacco. Una brutta giornata, nella quale, almeno, piazza l’assist per Krasic.
Del Piero 8 – Ci sono 3 categorie di giocatori. I buoni giocatori, i campioni e i fuoriclasse. E non è la tecnica, il gol, e altro a fare la differenza. È il coraggio di caricarsi sulle spalle una squadra e una società disastrata; il coraggio di metterci sempre e comunque la faccia. La voglia, il desiderio, di stare in piedi, da “allenatore” a guidare la squadra gli ultimi 15 minuti. Immenso. Domanda. E se il suo futuro (fra due anni, sia chiaro) NON fosse da dirigente? E’ talmente intelligente tatticamente che potrebbe allenare. (20 s.t Martinez 5.5 - Entra senza incidere, OVVIAMENTE. Come fa a non dimagrire dopo mesi di allenamento?).
Delneri 5 – Le dichiarazioni post partita su Del Piero sono peggio del suo modo di scegliere giocatori e moduli. Ha avuto L’ONORE e la fortuna (nel suo caso, la fortuna soprattutto) di guidare la Juve, che in tempi passati avrebbe potuto raggiungere come allenatore della primavera. Non lascerà un gran ricordo, non faccia in modo di lasciare un pessimo ricordo aprendo bocca quando e dove non deve.
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