Cronaca di quello che è stato, e di ciò che potrebbe essere. Da che parte stare?
Sappiamo che riguardante la stagione calcistica in corso ci sono sicuramente almeno due correnti di pensiero. La prima è di certo più cinica, basandosi sulla classifica non certo strepitosa della Juventus, in molti sono pessimisti sull'andamento ma soprattutto sull'epilogo del campionato dei bianconeri. Avendo sempre bene a mente le stagioni scorse non certo brillanti, c'è sempre il pensiero che dopo qualche risultato negativo di fila tutto possa ripetersi, gli acquisti non soddisfano, la squadra non gira più come quella di inizio anno e gli infortuni si accavallano. Poi c'è la seconda corrente, di quelli che sperano che le cose iniziano a girare, perchè in fondo (anche se non si è all'altezza delle altre grandi) la squadra ha comunque dei giocatori importanti, l'infermeria inizia a svuotarsi ed è possibile che, come accaduto alla Sampdoria di Delneri, dopo il calo della sosta natalizia, da Febbraio si possono ritrovare forze e motivazioni lasciate poche mesi prima, e risalire la china. Con tutto il pessimismo che si può avere, visto anche le ultime partite, con tutto che non si sta giocando un calcio spettacolare e che si fa fatica a ritrovare il gioco e i colpi vincenti di inizio stagione, la partita col Cagliari può dare una speranza anche a quelli che sposano la prima corrente di pensiero. Già col Palermo, errori arbitrali a parte, la squadra in alcune parti di gara sembrava ritrovare alcune caratteristiche che col tempo si era persa per strada. Adesso, con i nuovi innesti, aumenta la curiosità di vedere cosa accadrà.
Nel blackout iniziato il 6 Gennaio in casa contro il Parma, sono stati davvero tanti i problemi che la Juventus ha dovuto affrontare, fin dal primo istante in cui Quagliarella si è infortunato gravemente. Da quel momento è come se la squadra avesse subito un k.o psicologico, perdendo la consapevolezza del proprio valore e perdendo soprattutto una continuità e un tipo di gioco che Delneri aveva portato a Torino col suo equilibrio tra i reparti. La squadra era il miglior attacco, si creava tanto, si tirava tanto e dietro era sicuramente più attenta. Poi da quello Juventus-Parma tutto è diventato tutto più faticoso e macchinoso, e non si è più riusciti a giocare come si sapeva, oltre al fatto che il mister di Aquileia non ha potuto contare su una vasta scelta di giocatori. Ora che le cose in infermeria sembrano andare meglio e che da qualche gara non saltano legamenti come erba dai prati (gli scongiuri sono ben accetti) con l'aggiunta di Matri e Toni, lì davanti finalmente ci sarà il dilemma su chi far giocare, augurandoci che Barzagli (non un grandissimo campione, ma in due partite ha dimostrato di essere all'altezza) possa far ritrovare un equilibrio perduto e uno sprizzo di energia dietro. Poi, per il gioco alla Delneri da ritrovare dobbiamo affidarci ai soliti, Chiellini dovrà dimostrare di essere all'altezza sull'esterno, spingendo bene sulla fascia ma cercando di peccare meno in difesa, Krasic dovrà in qualche modo rifiatare e dare qualcosa in più e gli esterni, con un Martinez che potrà ricoprire la fascia, dovranno tornare a mettere palloni interessanti nel mezzo.
Quello che è sicuro, è che con il Cagliari si è visto che tutto questo è possibile, e che è soprattutto possibile riprendere il discorso lasciato a metà dai bianconeri prima della sosta, dove c'era una squadra bella compatta, grintosa e cinica. La perdita di Quagliarella, come detto, è stato un duro colpo ma la sensazione è che la Juve, con l'acquisto di Matri, abbia fatto davvero un buon affare (anche dal punto di vista economico, con il pagamento al Cagliari da spalmare in più anni) il ragazzo è una punta di movimento, simile al campano, magari meno estroso ma sicuramente cinico e un attaccante affidabile, uno di quelli che è difficile da togliere dal campo. Ben felici siamo anche per il centisimo gol di Toni, il primo in bianconero, che oltre a sbloccarsi con un gol bellissimo, smentisce sul campo le voci che lo davano come un acquisto fatto con poca logica, dimostrandosi un attaccante di razza, interessantissimo da vedere accanto allo stesso Matri, addirittura esaltante nel terzetto insieme ad Alessandro Del Piero. Un momento della partita, quello dove c'erano tutti e tre gli attaccanti bianconeri, atipico per il 4-4-2 classico di Delneri, ma che per un attimo ha riportato agli occhi dei tifosi della Juventus una squadra divertente e interessante sotto il profilo del gioco: daltronde quando ci sono i ricambi, e anche di qualità, tutto diventa più facile. Insomma, c'è la sensazione che (comunque vada la sfida con l'Inter) questa Juventus possa tornare a fare bene, o almeno ci sono i presupposti.
Attendiamo quindi che pian piano la squadra torni a giocare al calcio, sfruttando qualche traversone decente (se ne vedono ancora pochi, e quando riescono si fa difficoltà a prendere palla), dando palloni intelligenti per gli attaccanti che adesso sono presenti, tentando di rimanere compatti, creando tante occasioni facendo più attenzione dietro, questa era la Juve vista fino a due mesi fa, che in tanti sembrano si siano dimenticati. Ora che Delneri avrà l'imbarazzo della scelta davanti (sta per tornare anche Iaquinta) e visto che con il ritorno di Pepe ci saranno anche tanti esterni, prediletti per il gioco del tecnico friulano, ci auguriamo che si riesca a sistemare il problema difesa, che c'è ed è anche importante, visto che ogni pallone messo nel mezzo è un quasi gol per gli avversari, e questo la Juve non può permetterselo. Strano per un allenatore come Delneri, che è sempre stato molto bravo nel gioco difensivo, anche se è forte il pensiero che siano più gli errori dei singoli a fare la differenza. Bonucci col Cagliari è sembrato all'altezza, Barzagli come detto una mezza sorpresa, Sorensen, partito bene ad inizio stagione, è leggermente sottotono e poco meno sicuro, ma ci sta (sperando si ritrovi presto). Quello che sbaglia di più è senz'altro Chiellini, che quest'anno sbaglia davvero tanto i movimenti difensivi perdendosi spesso l'uomo, ci auguriamo, come gia sottolineato, che faccia bene come terzino perchè potrebbe essere un arma in più per questa Juve, e al momento del raddoppio di Matri, stasera lo ha dimostrato.
Riguardo alla partita in sè, il primo pensiero che viene in mente, è l'assoluta gioia per una vittoria. Sappiamo che questo tipo di discorso per il tifoso juventino non dovrebbe neppure esistere visto il brivido che la sola parola "Juventus" ti da per tutte le emozioni trasmesse in più di cent'anni di storia, ma in questo periodo siamo poco abituati, e col Cagliari i tre punti erano davvero importanti. Già dai primi minuti la squadra ha cominciato a creare qualcosa davanti, cosa che non succedeva da un pò visto che da qualche gara si riusciva a malapena a fare un tiro per (fortunatamente) un gol. Stasera si è creato, si è riprovato ad utilizzare un pò meglio il gioco dalle fasce e finalmente si sono visti più tiri in porta, grazie anche al nuovo Matri, che dopo essersi mangiato un gol, ha castigato con due colpi perfetti i suoi ex compagni. Poi dopo di lui ci hanno provato anche altri, provando il tiro anche da fuori, come fatto da Aquilani, si è sofferto non poco ad inizio secondo tempo, come ci accade da un pò di tempo a questa parte, e dopo il solito gol preso in maniera piuttosto stupida, ecco che parte il segnale. La compattezza, il carattere di questi uomini, che con tutte le difficoltà non mollano. Questa è Juve. Dopo i quattro anni da buttare dopo la Serie B, dove sono stati fatti molti errori di valutazioni varie e sul campo, questo potrebbe essere davvero il primo anno in cui si possono mettere le basi per costruire qualcosa di importante, per far vedere tra un pò di tempo, nel nuovo stadio, almeno qualcosa che ricordi anche solo vagamente quello che era la Juventus. Da quale parte stare, a cosa bisogna credere? Sarà il campo a parlare.
TIZIANO SALVATORI
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