La classifica non sorride alla Juventus, da parecchi anni costretta ad inseguire l'obiettivo e mai a lottare per difenderlo. La fortuna, anche quest'anno, le volta le spalle: un'infermeria sempre piena e formazione tipo come un'utopia. Classifica, come dicevamo, che pone la Vecchia Signora in zona Europa League e chissà, tra qualche tempo, in considerazione delle partite che l'Inter deve provare ancora a fare sue, anche fuori dall'ex Coppa Uefa. Un insulto al prestigio, alla storia e all'onore della squadra più vincente d'Italia.Vedi Amauri e vedi un giocatore spento, a 31 anni alla ricerca di se stesso e del primo gol in questo campionato. Quindi Quagliarella, il giocatore più in forma è out.
Ecco, appunto, la fortuna di cui sopra. Una partita rovinata per Felipe Melo che scalcia un avversario e che lascia i compagni anzitempo. Dettagli che fanno la differenza. Qualità non tantissima, spirito di sacrificio da vendere. Proprio quello spirito di sacrificio che nella prima parte della stagione la squadra di Delneri aveva usato per colmare quelle lacune tecniche e che, adesso, sembra aver perso tra un panettone ed un altro.
Nella speranza che la marcia della Juve, dopo la vittoria sul Bari, possa ripartire a grande ritmo.
Federico Astolfo
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