Alla vigilia di un’importante gara europea la squadra si è presentata in un clamoroso stato di emergenza, al punto del dover schierare una panchina totalmente composta da giocatori della Primavera, cosa probabilmente mai avvenuta in passato.
11 giocatori, di cui 5 lungo degenti, ai quali si sono aggiunti Aquilani e Quagliarella non utilizzabili in Coppa.
Un numero che avrebbe messo in ginocchio perfino l’Inter che ha in rosa due squadre titolari.
La prima annotazione che ci viene in mente è che, a parziale consolazione, la metà dei suddetti infortuni sono arrivati per traumi di gioco e non durante le sedute settimanali di allenamento a Vinovo.
C’è quindi una leggera inversione di tendenza rispetto agli anni scorsi dove la quasi totalità avveniva per problemi muscolari.
Questo potrebbe (ma il condizionale è d’obbligo….) significare 2 cose: o che finalmente è stato trovato uno staff medico all’altezza, oppure che è stato risolto l’ipotetico problema dei campi di Vinovo.
Certo è che Marotta e Paratici dovranno per forza intervenire concretamente nella finestra di mercato invernale, in particolare per quanto riguarda il reparto offensivo e per quello difensivo, considerando anche che, avvicinandosi il periodo più freddo, gli infortuni tenderanno fisiologicamente ad aumentare.
La seconda annotazione è che ben 10 giocatori (Buffon, Grygera, Manninger, Legrottaglie, Storari, Iaquinta, Amauri, Del Piero, Grosso e Salihamizic) sono over 30 e quindi anagraficamente più soggetti a problemi fisici.
Di contro la Juve può contare, tra gli under 30, su elementi ormai affermati e di sicura qualità come Chiellini, Krasic, Felipe Melo, Aquilani, Bonucci e Quagliarella, sui quali provare a costruire il famoso zoccolo duro per il futuro.
La terza ed ultima annotazione è quella che questo Campionato sta dicendo in maniera chiara e decisa che anche le altre squadre si ritrovano pesantemente sulle spalle il problema degli infortuni, il mal comune di tutti.
Inter, Milan e Roma non stanno sicuramente meglio della Juve riguardo alle assenze più o meno importanti e questo dà quel mezzo gaudio in più su cui fondare un moderato ottimismo in ottica futura.
Forza Juve emozionaci!
Stefano Bellini
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