In tanti si sono dovuti ricredere, perché in tanti erano sicuri che la Juventus difficilmente avrebbe fatto risultato positivo a Milano, dopo le difficoltà viste contro Salisburgo e Bologna. Soprattutto perché scegliere la partita col Milan come partita per tornare a giocare bene per poi vincere, non era cosa facile.
Ed invece la Juve di Delneri espugna S.Siro e lo fa sfoderando una prestazione da 10 sotto ogni aspetto, giocando una gara a denti stretti, facendo vedere tutte le sue capacità di gioco e di carattere anche in una partita dove nel giro di un'ora perde addirittura tre giocatori importanti. Infortuni che quest’anno sembravano aver dato pace alla Juve ma che invece stanno pian piano riaffiorando: Chiellini nel riscaldamento pre gara per un problema muscolare al polpaccio, De Ceglie subisce una forte contusione al ginocchio che va ad impattare su quello di Bonera che ha la peggio mentre Martinez subisce una contusione al piede che gli procura un doloroso taglio. E dopo tutto questo e gli innumerevoli cambiamenti tattici durante la gara fatti da Delneri per limitare i danni, la Juve compie comunque un'impresa, torna a giocare in maniera quasi perfetta, sia in difesa che a centrocampo, subisce poco (e pochi gol) e torna a creare forti pericoli davanti.
Ed invece la Juve di Delneri espugna S.Siro e lo fa sfoderando una prestazione da 10 sotto ogni aspetto, giocando una gara a denti stretti, facendo vedere tutte le sue capacità di gioco e di carattere anche in una partita dove nel giro di un'ora perde addirittura tre giocatori importanti. Infortuni che quest’anno sembravano aver dato pace alla Juve ma che invece stanno pian piano riaffiorando: Chiellini nel riscaldamento pre gara per un problema muscolare al polpaccio, De Ceglie subisce una forte contusione al ginocchio che va ad impattare su quello di Bonera che ha la peggio mentre Martinez subisce una contusione al piede che gli procura un doloroso taglio. E dopo tutto questo e gli innumerevoli cambiamenti tattici durante la gara fatti da Delneri per limitare i danni, la Juve compie comunque un'impresa, torna a giocare in maniera quasi perfetta, sia in difesa che a centrocampo, subisce poco (e pochi gol) e torna a creare forti pericoli davanti.
Quella col Milan insomma può davvero essere la partita della svolta, perché può appunto essere la gara dove può tornare un po’ di continuità, per una squadra che comunque quest’anno sta sorprendendo in positivo, perché rispolvera un gioco apprezzabile ma soprattutto un bel carattere e tanta grinta, caratteristiche che dimostrano il bel lavoro fatto da Delneri, che sta trasformando in poco tempo questi ragazzi in una “squadra” nel vero senso della parola. E dire che la partita era cominciata in salita per i bianconeri, con un Milan spumeggiante nel primo quarto d’ora. L’ex di turno Ibrahimovic sfiora il gol più di una volta, specialmente nei primissimi minuti quando con un bel tiro a giro prende l’incrocio dei pali, mentre subito dopo Pato (scomparso dalla gara dopo i primi minuti) impegna uno Storari in palla. La partita è concitata e vola fin da subito, ma passati i primi quindici minuti la Juve pare prendere le misure e inizia a giocare da dove si era fermata, ovvero dalla partita col Lecce di due settimane fa. De Ceglie continua a non sbagliare quasi nulla, Legrottaglie torna a guidare la difesa aiutata da un Bonucci in forma, Motta un poco meno a dirla tutta, ma ci mette anche lui un bel carattere. Il centrocampo da li in poi è da lodare. Inizia a carburare e sfodera una partita perfetta e di grande carisma, Felipe Melo è dappertutto e non sbaglia un colpo, lo stesso fa Aquilani che migliora di partita in partita. Grande il lavoro di Marchisio che parte inizialmente sulla fascia destra e da lo stesso il massimo, e buonissimo l’impatto della gara di Martinez.
E proprio nel momento in cui la Juve si riprende i suoi metri di campo e si assesta al meglio, sfiora il gol col Del Piero, che dopo un bel contropiede non vede tutto solo Quagliarella, che però si rifarà dopo poco. De Ceglie sfodera un bellissimo cross dalla sinistra che Quagliarella trasforma in uno dei suoi bellissimi gol questa volta di testa, prendendo Abbiati in controtempo. Da li in poi la partita del Milan cambia, come gia stava facendo da qualche minuto si placa il suo gioco come la determinazione stessa, e crea sempre meno occasioni. Delneri riassesta subito i problemi tattici, mettendo Pepe che si immedesima terzino destro, poi sinistro, anche lui giocatore tutto cuore. Abbiati fa una prodezza su Del Piero, che lanciato in contropiede fa un bel tiro in diagonale. Poi entra anche Sissoko nel secondo tempo, che anche se non sembra in grande spolvero, stoppa bene palla dopo un bel cambio di gioco, da li parte in contropiede, incespica sul pallone che però fortunatamente trova il suo miglior amico.
Alessandro Del Piero, il Capitano, la Bandiera, la Storia. Alex, manco a dirlo, dopo aver trascinato la squadra durante tutta la partita con un'altra prestazione di sacrificio come quella del suo compagno di reparto, insacca la palla in rete che lo porta a quota 179 superando Boniperti per i gol in Campionato e mandando in delirio i tifosi bianconeri, che sentono più vicino la vittoria che potrebbe far tornare la Juve nella scia delle grandi, giocando con continuità il bel calcio che ci aveva proposto fino a poco tempo fa. Il Milan questa volta però pare voler riprendere in mano la situazione, prova ad essere più aggressivo Allegri mettendo in campo anche Seedorf e Indaghi, che creano più difficoltà alla Juve li davanti su ogni cross. Prima Robinho fa paura alla retroguardia bianconera sfiorando il gol, e poi Ibra insacca di testa dopo un cross dalla sinistra. Il Milan cerca il pareggio fino alla fine ma non lo trova, ritrovandosi sconfitta da una Juventus che quando gioca così fa davvero paura. Attenzione, determinazione, atteggiamento giusto. Quando gioca così, non ci sono infortuni che tengono, anche se adesso la situazione si fa complicata. Ma come dice dice mister Delneri, guardare avanti per essere “no limits” perché questa Juve può giocarsela con tutti.
Tiziano Salvatori
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