Tanti comprimari e pochi campioni: bisogna verificare ancora l’ultima affermazione, perchè finora campioni non se ne sono visti, ma sembra questa la strategia intrapresa dalla nuova Juventus del nuovo corso Agnelli-Marotta-Delneri.
Strategia che sicuramente non sarà piaciuta tantissimo ai tifosi bianconeri, che magari speravano in una linea di mercato come quella della passata stagione ma con maggior accuratezza nella scelta degli elementi, vista la fiducia riposta nei nuovi vertici.
Finora i comprimari sono arrivati e forse non possiamo proprio lamentarci... E’ arrivato Bonucci, uno dei migliori centrali della passata stagione, per un esborso totale di circa 15 milioni (ma sicuri che si tratti di un affare? Il Wolfsburg per 12/13 milioni ha preso Kjaer dal Palermo); è arrivato Motta dall’Udinese con un’ottima operazione economica (ma sicuramente non è il top per la fascia destra, visto che alla Roma era la riserva di Cassetti); sugli esterni sono arrivati Martinez e Pepe che di certo non sono dei top-player (strano inoltre ritrovarsi con loro dopo aver a lungo seguito Krasic ed Elia) mentre in porta è arrivato uno stra-pagato ma affidabile Storari.
Sistemata questa fase iniziale del mercato, nel quale la Juventus si è gettata forse troppo a capofitto, si è passati ad una fase di stagnazione completa causata dalle mancate cessioni: facendo pochi rapidi calcoli gente come Grygera, Zebina, Grosso, Camoranesi (notizia di queste ore dovrebbe andare all’Olympiacos), Tiago (sempre vicino all’Atletico), Poulsen, Trezeguet pesano sul bilancio annuale della Juventus per oltre 40 milioni lordi. Rendessero almeno il 50% di ciò che guadagnano... A parte il buon vecchio David che anche quest’anno ha sudato la maglia finchè è stato in condizione e che sembra essere ora tra i più in palla del ritiro, degli altri non si ricordano prestazioni degne di nota oppure 4/5 partite giocate di fila. Riuscire a vendere loro sarebbe il vero colpo di mercato che potrebbe realizzare Marotta e che porterebbe nelle casse bianconere un bel gruzzoletto da poter reinvestire sul mercato per completare la rosa.
Ora, come ha detto l’ex blucerchiato, “spazio alla qualità”. Ma sarebbe giusto puntare tutto su un unico nome in una squadra attualmente mediocre, anche se questo dovesse essere Dzeko? Non credo che il bosniaco abbia dimostrato più di tanto finora, agli occhi dei tifosi può sembrare il nome (ad effetto?) giusto, ma siamo sicuri che riesca ad alterare in maniera positiva la mediocrità strutturale? Fino ad ora in Bundesliga e in Europa non è arrivato nemmeno in parte ad avvicinare ciò che aveva fatto Diego, e conosciamo tutti le difficoltà avute dal brasiliano contro le difese italiane...
Sarebbe forse più sensato invece puntare su un giovane di maggior talento, reduce da una stagione un po’ travagliata, come Karim Benzema, comunitario (cosa di non poco conto dopo la norma-vergogna approvata dalla Federazione) e probabilmente più abbordabile di Dzeko (il francese un anno fa costò poco più di 30 milioni al Real Madrid). Ma non solo lui! Si potrebbe prendere anche Krasic (visto lo status di comunitario dell’attaccante ex Lione) o Elia se le casse lo permettesserò. Il problema principale è che attualmente la squadra bianconera ha ancora chiaramente bisogno di almeno un esterno alto e un attaccante (oltre al solito terzino sinistro), quindi perchè dover scegliere tra due extra-comunitari quando c’è necessità per caratteristiche di entrambi i giocatori?
Ricordiamo infine che la scelta di puntare su un unico campione (se davvero arriverà) è molto discutibile, ne abbiamo avuto una limpida dimostrazione un anno fa quando gli “Indossatori di Scudetti altrui” hanno avuto il coraggio di cedere un campione (ma anche un mercenario perdente) come Zlatan Ibrahimovic. Alzi la mano chi pensava a una squadra rafforzata e in grado di fare il grande slam in Italia e in Europa. Invece va dato atto che sacrificando un unico big e prendendo ottimi giocatori, puntando magari su alcuni in difficoltà nei propri club (come Lucio e Sneijder) o su altri reduci da una grandissima stagione (come Thiago Motta, Milito e il “regalato” Eto’o), sono riusciti a ricreare un organico forte, equilibrato in ogni zona di campo e con uno spirito di sacrificio degno della miglior Juve.
Non ci resta a questo punto che confidare in Agnelli e Marotta, ma, dopo quest’inizio di mercato, oltre alle parole servono i primi fatti concreti!!!
Giorgio Buongiorno
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