E’ un fiume in piena l’ex Direttore Generale bianconero, 30 minuti di intervento alla trasmissione della Combriccola Romana “Tutti pazzi per la Juve”. Tra gli immancabili cavalli di battaglia e qualche piccata frecciatina, Big Luciano ci aggiunge due carichi da 11 affermando che: 1 rifiuterà la prescrizione al processo di Napoli; 2 parteciperà alla prossima assemblea degli azionisti bianconeri.
L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DEL 27 OTTOBRE
“Ci vado, ci vado. Mi voglio rendere conto di persona di quello che hanno detto e vorrei lo ripetessero apertamente. Essendo uno degli azionisti maggiori, voglio capire perché si sono dichiarati colpevoli al processo sportivo. Avevano affermato di non accettare pene superiori a quelle inflitte a Milan e Co., poi invece non si sono difesi. Hanno sempre avuto pareri mutevoli che hanno rovinato le persone”.
VINOVO E GLI INFORTUNI
“Non la ritengo neppure una leggenda metropolitana, se non da piangere quantomeno è una cosa da ridere. Capello non ha mai detto di non voler spostare lì il nostro quartier generale. Non avrebbe avuto il tempo di dire una cosa del genere. Non abbiamo fatto in tempo a finire l’impianto che già ci avevano liquidato”.
IL SUICIDIO DELLA JUVENTUS
“Più che fare fuori me, hanno fatto fuori Andrea Agnelli, o meglio chi sosteneva Andrea Agnelli. Per fare questo, ovviamente, dovevano sputtanare quelli che stavano lavorando per la Juventus. Anzi, gli faccio i complimenti, perché hanno studiato tutto molto bene, nei particolari. La Juve con la morte dell’Avvocato e del Dottore è rimasta orfana di padre e di madre, e Andrea Agnelli che era l’unico che capiva di calcio non è neanche stato inserito nel CDA nonostante gli sforzi miei e di Giraudo.
Non avevo mai avuto il sentore di quello che poteva accadere, avevo solo sentito chiacchiere, che poi però si sono rivelate vere”.
CALCIOPOLI E L’INTER
“Facchetti non può più parlare, ma ci sono cose per le quali non lo si può non tirare in ballo. Io ho letto le deposizioni di Tavaroli e mi sono sufficienti quelle per capire cosa è successo e come è stato organizzato tutto quanto. La cosa certa è che non accetterò la prescrizione. Hanno voluto il processo? Ora lo devono portare a termine”.
FUTURO ALLA JUVE?
“Alla Juventus sono rimasto affezionato, non vedo come non potrei tornare. Non posso però essere affezionato a chi nell’ambiente ha creato solo un sacco di dicerie. Quello che è sicuro è che continuerò a tifare la Juventus e a sperare che perda l’Inter”.
ATHIRSON E IL MERCATO
“Era uno dei giovani più promettenti del Sudamerica, ma come spesso accade ai sudamericani… si è perso. Lo abbiamo preso a parametro zero, ma non aveva probabilmente il carattere per diventare un campione. Ma darci dei demeriti sul mercato sarebbe davvero difficile: abbiamo portato alla Juve gente come Ibrahimovic, Buffon, Vieira… Secondo le statistiche FIFA la Juventus di quegli anni è stata la più forte di tutti i tempi. Non solo in campo, ma anche come società. Facevamo la squadra praticamente senza spendere niente”.
IL CALCIO E I PAPERONI
“Vedo signori spendere ogni anno tanti soldi per poi magari non vincere niente, perché acquistano i calciatori senza criterio. Bisogna saper fare le squadre, come ha fatto il Barcellona e non spendere a casaccio come il Real Madrid. Se poi Moratti e Perez vorranno continuare a spendere soldi come hanno fatto finora… contenti loro. Magari c’è qualcuno più furbo di loro che fa la squadra anche a loro spese. Come ho fatto io, del resto quando con l’Inter ho fatto lo scambio Carini per Cannavaro”.
LAVEZZI CON DIEGO ALLA JUVE?
“Lavezzi non è proprio un giocatore da Juventus. Su Diego sono un po’ perplesso: non discuto le qualità , ma lo vedo più come centrocampista puro, ma è da studiare bene. Può essere più attaccante e meno centrocampista o viceversa. Il calcio italiano è molto diverso da quello tedesco, bisogna ancora dargli tempo”.
IL MERCATO DELLA JUVE 2009/2010
“Felipe Melo 25 milioni? Ma non scherziamo. Fosse stato italiano sarebbe costato 5-6 mln di euro. Se il metro è questo Mutu la Fiorentina avrebbe dovuto pagarlo alla Juventus almeno 40 mln anziché 7,5 mln. Per quel che riguarda il modulo, Marchisio non lo toglierei mai. Piùttosto non avrei preso Melo, soprattutto a quella cifra, ma se il brasiliano dovesse ingranare ne trarrebbe beneficio Sissoko, libero di fare le sue solite scorribande. Zanetti non lo avrei ceduto.
L’Inter è ancora più completa, ma senza Ibrahimovic è più facile sottometterla. L’acquisto di due campioni come Milito ed Etoo non basta, serve un gioco di squadra che li supporti, mentre lo svedese faceva tutto da solo. Per questo continuo a dire che non doveva essere ceduto, quantomeno non all’Inter”.
CORVINO L’EREDE IDEALE
“Stimo molto Pantaleo Corvino. Credo che sia una persona competente e lo avrei visto bene al mio posto, anche se ogni società ha la sua storia e non so se avrebbe le capacità per gestire un certo tipo di personale. Non è vero che eravamo nemici, ci siamo solo presi di petto per le tre comproprietà di Maresca, Chiellini e Miccoli, ma alla fine siamo rimasti tutti felici e contenti.
LA VERITÀ SU CRISTIANO RONALDO
“Era venuto a Torino e aveva già sostenuto le visite mediche. Avevamo dato Salas allo Sporting Lisbona, ma l’intromissione del Manchetser con 33 miliardi in contanti ha fatto saltare l’affare. Noi non avevamo quella cifra e non potevamo chiederla agli azionisti”.
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